LA JUVENTUS DI THIAGO MOTTA

Manca solo l'Ufficialità ma ormai la strada pare segnata




Forse qualcuno in Società Juventus quasi quasi sperava in una vittoria dell'Atalanta di Gasperini nella finale di Coppa Italia, una sconfitta per i bianconeri ma soprattutto per Massimiliano Allegri che avrebbe reso il divorzio meno amaro. Invece, come per il ciclo precedente, Max se ne andrà da Vincente. Ormai è un déjà-vu in casa Juventus, dai tempi di Antonio Conte in poi, tutti gli Allenatori che si sono seduti su quella panchina, hanno poi lasciato con almeno un trofeo in bacheca. 


Era successo proprio a Massimiliano Allegri, dopo cinque anni di successi, lascia per far spazio a Maurizio Sarri che vince lo scudetto ma non basta per salvare la panchina che passa ad Andrea Pirlo, esordiente ma capace di vincere ben due trofei Coppa e Supercoppa Italiana eppure non è sufficiente ed allora ecco tornare Massimiliano Allegri che per due anni va a secco ma resta e alla fine vince e se ne va. Insomma, alla Juventus ormai è così, arrivi, vinci e te ne vai perchè la dirigenza vuole qualcosa di più.


Legittimo, sono loro in fondo che pagano, però se cambi allenatore ma non cambi la squadra o come accaduto con  Massimiliano Allegri, la cambi in peggio, aspettarsi un risultato diverso e soprattutto migliore è da folli. Ora è il turno a quanto pare di Thiago Motta, l'eroe del triplete neroazzurro, cresciuto nel Barcellona dei primi anni 2000, da allenatore dopo alcune buone esperienze nella provincia, riesce a sorpresa a condurre il piccolo Bologna in Champions League. Insomma un predestinato cresciuto imparando calcio da Mourinho a Guardiola ma con una classe tutta sua che cerca il risultato regalando anche Spettacolo.


Ma alla Juventus, ci riuscirà? I dubbi sono tanti. Al Bologna nessuno gli ha chiesto di portare trofei, bastava una salvezza tranquilla, lui è andato ben oltre, facendo divertire anche pubblico e critica ma un conto è allenare nella provincia senza troppe pretese che ti ringrazia anche solo per un derby vinto o una vittoria di prestigio, un altro è allenare un top team che ti caccia perchè hai vinto ma non con il giusto stile. 


Dubbi che verranno risolti a breve, l'ufficialità non c'è ma salvo clamorosi colpi di scena per Thiago Motta sembrerebbe pronto un contratto biennale con l'obiettivo di tornare a Vincere, far bella figura in Europa e magari anche a Luglio nel mondiale per club. Insomma, un salto non indifferente per l'Italo-Brasiliano che da una comodissima 500 Abarth si ritroverà con in mano una Ferrari, bisognosa di risultati e prestazioni ma con ancora pochi soldi per fare il pieno. 




Articolo a Cura di Davide Gerbino Correspondent Creator per DG Network