COPPA ITALIA: IL TRIONFO DI ALLEGRI


La Juventus vince ma il merito è il larga parte del suo Allenatore



Ci è riuscito di nuovo! Per la quinta volta Massimiliano Allegri vince la Coppa Italia, in otto anni alla guida della Juventus, l'allenatore toscano può così aggiungere alla sua personale bacheca l'ennesimo trofeo di prestigio dopo cinque scudetti consecutivi, altre quattro coppe nazionali, tre supercoppe Italiane e non dimentichiamo due Finali di Champions League, perse ma pur sempre raggiunte. 


E' il trionfo del Calcio Concreto che non esalterà la folla come lo spettacolare ma perdente gioco dell'Atalanta ma alla fine porta a casa quasi sempre il risultato. Potete pensarla come volete ma ad oggi Massimiliano Allegri ha raggiunto tutti gli obiettivi stagionali. 


Questa Juventus non è stata costruita per vincere lo Scudetto, almeno quest'anno, una squadra giovane che arriva da un periodo complicato per colpe più della società che dell'area tecnica, una squadra da ricostruire partendo proprio da tanti ragazzi che senza dubbio grazie anche al lavoro di Massimiliano Allegri sono cresciuti e stanno per diventare campioni. 


Come si poteva pensare di vincere uno scudetto con ragazzini che fino alla scorsa stagione giocavano nella primavera o in squadrette da zona retrocessione?? Eppure la Juventus di Massimiliano Allegri per tutta la prima parte del campionato ha tenuto il passo dell'Inter, mentre le ben più attrezzate Milan, Napoli e Roma arrancavano, zitta zitta la squadra operaia di Max inseguiva a colpi di vittorie l'armata neroazzurra. 


Poi il tracollo, il pareggio ad Empoli, sul più bello, la sconfitta di misura proprio con l'Inter e la fine di un sogno. Già perchè solo di sogno si trattava, null'altro. Eppure, mentre tutti davano la Juventus già per morta e Massimiliano Allegri già alla porta, un punto alla volta, un corto muso dietro l'altro, la squadra si qualificava per la prossima Champions League (vero ed unico obiettivo societario), arrivava alla finale di Coppa Italia con annessa Supercoppa (e altri milioni extra) e alla fine, di sofferenza ma neanche troppo, la Coppa Italia la vinceva pure! 


Ieri tutti i "giornalisti" davano l'Atalanta come grande favorita, il bel gioco di Gasperini che poche settimane fa aveva umiliato Roma e Liverpool, pareva uno tsunami per questa Juventus fragile e persa, in caduta libera. Invece è successo l'opposto, la Juventus ha spento totalmente la luce dell'Atalanta, ha sofferto ma ha saputo essere granitica, operaia, concreta. Ha subito diversi torti arbitrali, come spesso accade ma ha saputo tenere altra la concentrazione e dopo tre anni di ingiustizie, si è ripresa quel trofeo che merita. 


E' la Coppa Italia di Massimiliano Allegri, il trionfo del suo gioco non divertentissimo ma concreto, efficace. Sofferenza ma anche vittoria finale. Del resto, con il materiale umano che ha avuto a disposizione, raggiungere questi obiettivi è stato quasi un miracolo! 


Non dimentichiamo infine il lavoro fatto sui giovani, il valore che Massimiliano Allegri ha saputo dare alla squadra. Da Yldiz a Miretti, da Cambiaso a Illing, da Gatti a Nicolussi Caviglia, allo stesso Vlahovic che pareva perduto e invece si è ritrovato. Tante storie di ragazzi capaci ma nessun fenomeno che con la sua guida a volte severa, altre da padre, hanno potuto dimostrare il loro valore ed ora rappresentano un tesoretto importante per la Juventus.


E' la Coppa Italia di Massimiliano Allegri, la sua rivincita, forse il suo Addio. Si chiude così un cerchio di otto anni con tante vittorie, tante critiche, tante ingiustizie, tanta sofferenza ma anche tante Emozioni! 


Non sappiamo ancora chi sarà il suo successore ma per fare un paragone musicale, il prossimo Allenatore della Juventus sarà come il prossimo conduttore del Festival di Sanremo, eredita un progetto che è andato ben oltre le aspettative, migliorare sarà difficile, peggiorare è un attimo, in bocca al lupo a chi verrà.


Articolo a Cura di Davide Gerbino Correspondent Creator per DG Network