those about to die


Recensione e Riflessioni, Serie TV Prime Video



"Coloro che stanno per Morire, ti Salutano o Cesare" con questa frase, i Gladiatori si rivolgevano alla Tributa dove siedeva l'Imperatore prima di iniziare il combattimento che molto probabilmente avrebbe portato loro, via la Vita. "Those About to Die" è divento così il titolo più appropriato per la Nuova Serie TV disponibile in Italia su Prime Video che narra le storie di personaggi vissuti nella Roma Imperiale dei Flavio

Tito Flavio Vespasiano, è l'Imperatore che dal 69 d.c. al 79 d.c. ha governato Roma e il suo Impero con il nome di Cesare Vespasiano Augusto. Alla sua morte, gli succedette il figlio maggiore Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto che dopo appena due anni, verrà ucciso e sostituito dal Fratello più giovane Domiziano

Una famiglia di umili origini, salita al potere dopo anni di guerre civili nella Roma Imperiale e capace di mantenere più di un decennio di relativa pace, interna ed esterna. "Those About to Die" in questa prima stagione, narra gli eventi avvenuti dalla salita al potere di Vespasiano a quella di Domiziano, con protagonisti non solo i tre Imperatori ma anche tutto il sistema politico e sociale che animava la Capitale del mondo in quegli anni.

Una Roma non molto diversa dall'attuale, con i Patrizi (nobili e ricchi) ad amministrare la città, mentre i Plebei dovevano combattere ogni giorno per sopravvivere. In tutto questo, tradimenti e falsità erano all'ordine del giorno, voltagabbana e cambi di casacca erano la quotidianità, quanto il vento girava da un'altra parte più favorevole, la corsa verso il carro del vincitore era sempre aperta. Insomma, sono passati due mila anni ma non è cambiato granché.

Forse questa Serie TV prodotta da Prime Video, vuole proprio farci ragionare su questo aspetto. Aldilà della storia che può o meno piacere, aldilà della maestosità di quella Roma, aldilà dei riferimenti sicuramente interessanti come la costruzione del Colosseo, la caduta di Gerusalemme, l'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei, le corse dei Cavalli al Circo Massimo, il senso di "Those Aboud To Die" è che passano i secoli e pure i millenni ma la società resta praticamente sempre la stessa.

Il governo di turno che offre al popolo i giochi, oggi il Calcio o le Olimpiadi, ieri i Gladiatori o i Cavalli, un contentino per far tacere il dissenso e per calmare la rabbia crescente di una popolazione che fatica a sopravvivere mentre i ricchi Patrizi vivono nel lusso più sfrenato. 

Che dire poi degli schiavi? Non c'è molta differenza con la classe operaia e lavoratrice odierna. Vero è che all'epoca non godevano formalmente della Libertà ma nei fatti con un vitto e alloggio garantito e la possibilità di spostarsi tranquillamente per la città, avevano praticamente gli stessi diritti di una lavoratore odierno che in più ha la libertà di pagare le tasse, il mutuo, le utenze ect... Insomma, c'è davvero differenza? 

Oggi abbiamo la Democrazia. Abbiamo il diritto dovere di scegliere i nostri rappresentanti (di solito classe sociale superiore alla nostra) che andranno in parlamento, si riuniranno, discuteranno e alla fine eleggeranno un Presidente (o imperatore) che governerà per loro. E anche qui la differenza tra quanto raccontato in "Those About To Die" e il giorno d'oggi è alquanto sottile. 

Ci sono decine di altri esempi ma vi lasciamo l'opportunità di scoprirli, allenando la vostra mente critica, guardando questa Serie TV. Infine, un altro elemento che ci ha fatto apprezzare "Those About To Die" tra le varie dinamiche di potere, gli intrighi, i momenti sessuali anche parecchio spinti, gli amori sinceri e quelli di convenienza, la solita mercificazione del corpo Femminile con almeno l'onestà intellettuale nella Roma Antica di ammetterlo e tanto altro, è stato la sottolineatura di quanto il potere è veramente tale soprattutto per chi non lo ha. 

In uno strano gioco dei ruoli, tutti i protagonisti di fatto, sono stati corrotti ed usati dal potere, lo bramavano come null'altro, sono stati disposti a tutto pur di ottenerlo ma alla fine, quando è arrivato, qualcun altro era già lì, pronto per tentare la stessa scalata. 


Articolo a cura di Davide Gerbino, Correspondent Creator per DG Network e ToMyChart



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