LA PORTALETTERE

Recensione Libro Francesca Giannone



Francesca Giannone è di Lecce ma dopo gli studi si trasferisce a Bologna, anche se alla fine ritorna a Lizzanello il suo paese d’origine. Pubblica il suo primo romanzo "La Portalettere" nel 2023 e fin da subito diventa uno dei più letti al punto da vincere numerosi premi letterari.


Ci troviamo a Lizzanello in provincia di Lecce nell’anno 1934. 

Un paesino di poche anime nel quale, in una afosa giornata di giugno, dalla corriera scendono Anna, Carlo e il piccolo Roberto. Antonio Greco, il fratello di Carlo, li attende con ansia nella piazza principale. Carlo non vedeva l’ora di tornare nella sua terra d’origine dopo aver trascorso quasi 10 anni tra Piemonte e Liguria. 


Al nord, in quella piccola regione, ha conosciuto Anna e se n’è subito innamorato, ma la notizia dell’eredità lo ha convinto a tornare al paese. Sua moglie era un insegnante nella sua città, Pigna in provincia di Imperia, ma non appena il marito le chiede di trasferirsi lei molla tutto e lo segue. Lo segue, ma comunque con qualche dubbio. Lei così progressista e indipendente, molto diversa dalle donne del sud. In poco tempo conosce il resto della famiglia; Agata sua cognata moglie di Antonio e Lorenza la loro bambina. Da subito Lorenza rimane affascinata da questa zia del nord così raffinata ed elegante che parla francese e fa il pesto, Agata dal canto suo cerca di farla ambientare come può conivolgendola nelle faccende di casa e nelle commissioni che tutte le donne svolgono nel paese. Anna però non è appagata da tutto questo e soprattutto non è così ligia alle regole ferree e non scritte che governano quella parte d’Italia. 


Antonio appena la vede capisce che quella donna potrebbe essere la sua rovina. Il sentimento che da subito prova per lei non è giusto nei confronti dell’amato fratello. 

Sono anni di guerra e di difficoltà e in questo scenario Anna sfida tutti candidandosi per il posto vacante di portalettere scontrandosi anche con il marito. Viene assunta e inizia la sua nuova vita. 


“..Dai, Anna” disse Carlo ridacchiando. “Non è un lavoro da donne”..”


La forestiera, così la chiamano gli abitanti, ora è diventata la portalettere. Percorre le strade a piedi, consegna lettere, cartoline, pacchi e telegrammi e, il più delle volte, legge la corrispondenza ai molti non in grado di farlo. Proseguirà il suo lavoro per i successivi vent’anni inforcando la sua bici e indossando pantaloni senza mai perdere l’entusiasmo del primo giorno. Durante i suoi giri  incontra Giovanna, per tutti la pazza, che per lei si rivelerà la sua più fidata amica. A lei insegna a leggere e scrivere e a vivere un amore che, anche se tormentato, la aiuterà a uscire dal quel guscio che la tiene isolata in campagna. 


Con la fine della guerra l’impavida Anna si dedica inoltre alla difesa dei diritti delle donne per il voto e non solo. Suo marito Carlo, dopo aver aperto la sua attività vinicola, si candiderà come sindaco del paese ma in contrapposizione con le idee politiche della moglie. Lorenza diventata grande sperimenta le prime pene d’amore e con l’aiuto dell’amata zia proverà a risollevarsi. 

La famiglia Greco viene raccontata per più di vent'anni dalla penna di Francesca Giannone e tra le loro vicende ci troviamo anche a scoprire e conoscere tutto di questo piccolo paese nel sud Italia. Scopriamo che in fondo non ci sono molte differenze con quello che succede ,ancora oggi, in ogni piccolo paese sia del nord che del sud. Le novità non entusiasmano e soprattutto ,una volta grattata la superficie, si scoprono intrecci e segreti. 


“..Ad Anna sembrava che tutti aspettassero solo di vederla fallire per ristabilire l’ordine delle cose…”


La scrittura rimane familiare e confortante come se si stesse ascoltando il racconto di una vicina di casa che sa tutto di tutti. In alcuni punti a mio avviso si poteva approfondire di più soprattutto le parti riguardanti i diritti negati delle donne e la loro fatica per rivendicarli nonostate tutto. Il libro nel complesso mi è piaciuto e l’ho letto in pochi giorni anche se mi è mancato qualcosa nel finale. In ogni caso mi sento di dire che le numerose vendite e le ottime recensioni non tradiscono le attese. Una buonissima lettura per capire e imparare a dar voce ai propri sogni e seguire le proprie convinzioni anche se tutto intorno ci viene detto che non possiamo.