libre pavel!


La Francia di Macron, Arresta l'imprenditore Pavel Durov Fondatore di Telegram


Quando i Liberi Pensatori, gli Imprenditori o i Cittadini vengono arrestati per le loro idee, la Democrazia muore! Se a togliere la Libertà ad un Giovane, è una Francia ormai palesemente allo sbando, c'è da avere paura. Quanto sta accadendo a Pavel Durov, imprenditore visionario d'origine Russa, fondatore di Telegram, pioniere dell'informazione senza censure e senza filtri, è qualcosa che deve allarmarci tutti.


La Francia di Macron è senza controllo. Lo abbiamo visto alle Olimpiadi, tra scandali, negazioni dei diritti, controversie assurde e ne abbiamo conferma in queste ore. La patria della libertà (almeno a parole) si sta macchiando di infami crimini contro l'umanità degni di una dittatura islamista. Pavel Durov è un imprenditore, la cui unica colpa è essere cittadino Russo. Nell'Europa solidale ed inclusiva, nella terra dell'accoglienza prima di tutto, essere figlio di Madre Russia è oggi un crimine inaccettabile. 


Contro di lui sono state mosse accuse infondate, controverse ed infamanti. Palesemente scritte a tavolino, per attaccare un cittadino colpevole di crede ancora al sacrosanto diritto di parola. 


Telegram, insieme a X di Elon Musk, è ad oggi l'unico Social Network non allineato al pensiero unico dominante. L'unica piattaforma sulla quale è ancora possibile esprimere un'opinione diversa, da quelle riportare a copia-incolla su tutti i principali mezzi di informazione. Su Telegram, le notizie possono anche essere confutate, ribaltate perchè non sempre ciò che leggiamo sui giornali o su Facebook corrisponde al vero. 


La colpa di Pavel Durov? Aver detto NO alla censura del pensiero critico richiesta dalla UE e dal suo vassallo francese. Nell'epoca delle Fake News a mezzo stampa, Macron vuole mettere a tacere, l'ultima voce libera rimasta. 


Le accuse che gli rivolge la Francia sono ridicole. Secondo i magistrati, Pavel Durov sarebbe complice di terrorismo, pedofilia, traffico d'organi, traffico di droga. Solo così ci sarebbe dal ridere ma purtroppo la "giustizia" francese è serissima. Accusano questo imprenditore, di aver permesso il diffondersi di questi atti criminali sul suo Social Network


Insomma, arresteranno anche i vertici delle compagnie telefoniche perchè i terroristi e i pedofili comunicano tra loro tramite il telefono? In pratica lo accusano di aver spiato i propri utenti. Cosa che evidentemente Zuckemberg di Instagram, Facebook e Whatsapp, così come Gates di Microsoft e quelli di Google fanno regolarmente. Con la scusa dei "criminali" controllano e spiano tutti, alla faccia della privacy. 


Pavel Durov rischia 20 anni di carcere, per aver garantito la privacy ai suoi utenti. Insomma, se un pedofilo pubblica un video di sesso minorile su YouTube, in galera dovrebbe finire il CEO della Piattaforma Video e non il pedofilo stesso?? Domanda legittima visto che sulle altre piattaforme circolano senza problemi video che incitano alla sharia e al terrorismo islamico, video molto espliciti e di carattere sessuale anche minorile, video di stupri, tagliagole ect... 


Insomma, è evidente che il vero motivo per cui Pavel Durov è stato arrestato non è questo o meglio, il problema non è non aver censurato le chat private tra pedofili, ammesso e non concesso che esistano (e che non esistano su whatsapp e sulle altre app di messagistica), il punto è non aver censurato (come fanno gli altri) tutte quelle notizie scomode al pensiero unico dominate. 


Su Telegram ad esempio, è emerso lo scandalo dei vaccini, degli accordi sotto banco della Ursula con Big Pharma, delle reazioni avverse, dei malori improvvisi e dell'inefficacia del siero. Notizie che non hanno trovato spazio sull'informazione "ufficiale" ma che sono realtà. Su questa piattaforma in molti hanno potuto confutare teorie "ufficiali" pagate per essere tali. Questo per i Padroni del pensiero unico è inaccettabile. 


Signori, stiamo vivendo tempi duri, stanno succedendo fatti che neppure Orwell avrebbe immaginato. Tutto questo fa paura. Oggi è Pavel Durov, domani sarà il giornale non allineato, poi magari l'azienda che non accetta le nuove regole assurde e poi ancora il cittadino che non si fa corrompere. Siamo tutti a rischio. Siamo tutti Pavel Durov.


Articolo a Cura di Max Italia per la Redazione di DG News