DIMMI CHE CREDI NEL DESTINO 

Recensione Libro di Luca Bianchini

Luca Bianchini nasce a Torino e vive la sua vita a Nichelino dove studia e si laurea in lettere moderne. Si trasferisce a Londra per studiare l’inglese e lavora come intervistatore telefonico e redattore filatelico alla Bolaffi. Copywriter freelance, ha lavorato per diverse agenzie pubblicitarie. Nel 2003 scrive il suo primo romanzo “Instant Love” con Mondadori, prosegue con la biografia di Eros Ramazzotti e poi ritorna ai romanzi nel 2013 con “Io che amo solo te” da cui verrà tratto l’omonimo film. Nel 2015 pubblica "Dimmi  che credi al destino".


La nostra protagonista è Ornella, una signora veneta di cinquant’anni che vive a Londra. 

Ha una piccola casa a schiera con un cipresso e un nano da giardino rubato. 

Il suo vicino di casa Bernard è riservato ed educato ed è inglese dalla testa ai piedi. 


Prova dei sentimenti per Ornella, ma lei non è pronta perchè in Italia ha lasciato il suo passato insieme al suo cuore.

Per non pensare ai suoi problemi italiani Ornella lavora in una libreria “Italian Bookshop” nel cuore di Hampstead. Il suo proprietario però ha minacciato di chiudere l’attività nel giro di due mesi. 

Ornella insieme alla sua socia Clara provano in tutti i modi a cercare di evitare la catastrofe ma senza successo. Interviene allora la Patti, storica amica milanese di Ornella, che con una brillante idea aiuta la sua amica a risollevare le sorti della libreria. 


Assumono quindi Diego, ragioniere e barbiere part-time napoletano, che lavora nel negozio a fianco. I tre ,non senza difficoltà di adattamento, troveranno nuove idee per far scoprire ai lettori londinesi quanto sia bella la letteratura italiana. Proprio sul più bello però Ornella viene richiamata in Italia per un’emergenza. Lì ,tra vecchie conoscenze e un viaggio bizzarro in seicento, ripercorrà le strade della sua giovinezza per provare finalmente a far pace con il suo passato e poter tornare a Londra con il cuore leggero. Potrà finalmente essere libera di godere del cielo di quella città. 


“..Il cielo di Londra sembra fatto proprio per raccontare l’amore. Cambia continuamente, e anche quando ti illude con una giornata piena di azzurro, ecco che qualche nuvola compare all’orizzonte, si mette a correre veloce, e di colpo la luce è buio e la pioggia si mischia alle tue lacrime. Poi per fortuna passa, passa tutto, ma nel momento in cui ti trovi in mezzo alla tempesta ti dimentichi di com’era prima e di come sarà.


Lo confesso questo è il primo romanzo di Luca Bianchini che leggo e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. Non posso dire se i titoli precedenti siano meglio ma questo credo che abbia tutto per essere considerato una buona lettura. Il racconto scorre, benché a volte ci siano troppi personaggi che di fondo servono a poco nella storia principale, devo dire che ho trovato la trama interessante. Il tema dell’età che diventa scusa e arma per difendersi dalla vita, la tossicodipendenza, le scene di vita londinese, la difficoltà nell'identità sessuale e soprattutto l’amicizia, i rapporti che sembrano freddi ma che nascondono un reale e profondo affetto. A mio avviso si trova tutto e forse l’unica cosa che cambierei è il finale. Non mi ha dato la soddisfazione che credevo dopo aver fatto tanti chilometri e ragionamenti con Ornella. 


“..Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare. E allora vedi che nulla avviene per caso e che tutto ha un senso, anche quando sembra non averlo.”