KID YUGI

Recensione Concerto Fabrique Milano

La notte del 6 Ottobre 2024, a Milano, è arrivato il Diavolo della Trap! Non contento di prendersi una serata al Fabrique, ha poi deciso di bissare e poi ancora triplicare, perchè è il 3 ad essere considerato numero perfetto e per Kid Yugi, la perfezione è l'unica cosa che conta.

Il trapper più crudo della nuova scena, il più macabro ma anche il più vero ed intenso sbarca a Milano e noi di DG Network in collaborazione con il Magazine ToMyChart dovevamo essere presenti, per raccontarvi tutto, alla nostra maniera, senza filtri né censure, per l'unica recensione vera ed autentica che troverete in giro. 

Per non farci mancare nulla, oltre allo scritto che state leggendo, ci sarà anche la versione dal vivo, il Recap Live ufficiale della prima serata al Fabrique di Milano per Kid Yugi, le immagini più belle della serata, il pubblico, le emozioni in presa diretta, tra la gente, per la gente ma intanto vediamo com'è andata. 

Kid Yugi, nonostante la sua penna maledetta, molto black ed oscura, sale sul palco del Fabrique con lo sguardo di un ragazzino emozionato alla recita di Natale dell'oratorio, vedere di fronte a se un locale così iconico per la scena, strapieno, evidentemente fa qualche effetto anche chi di natura sembra spavaldo. 

Passati i primi secondi, arrivate le prime barre, il bit incalzante, l'affetto del pubblico in delirio, anche Kid Yugi ritrova la sua anima nera ed inizia a sparare le sue canzoni. Pezzi crudi come abbiamo detto, non adatti a cuori deboli e cervelli ipersensibili, questa è trap autentica, hip-hop vecchio stile, in versione new generation ma con la rabbia di un tempo. 

Se anche Noyz Narcors consegna a Kid Yugi lo scettro di suo erede più autentico e vero, qualcosa vorrà dire. Certo questo genere non piacerà a tutti, non è musica da radio ma è comunque materiale che spacca le classifiche, il suo Album "I Nomi del Diavolo" è tra i più venduti e ascoltati in Italia in questo 2024, qualcosa vorrà pur dire. 

I malpensati potrebbero pensare al pubblico di Kid Yugi come ad una massa di sbandati, senza patria e senza dio, gentaglia da strada, quelli dei bassi fondi e invece, noi che facciamo recensioni solo se effettivamente abbiamo l'occasione di stare tra la gente del Live, possiamo dire che i fans più sfegatati di Kid sono esattamente come lui, ragazzini semplici, un po' impauriti dalla grande serata, un po' timidi che sfuggono al microfono che gli vuole fare qualche domanda ma appena parte la barra, cambiano volto, è come se il Diavolo, metaforicamente parlando, prendesse vita ma solo al ritmo della musica, solo per la serata in questione.

E' affascinante vivere questa umanità, meravigliosa, autentica, figlia dell'epoca della contraddizione, lontana dai riflettori, lontanissima da quella che vuol dipingere una certa stampa faziosa. Kid Yugi per questi ragazzi è una valvola di sfogo, un poeta della strada che ha saputo intercettare il loro dolore e tradurlo in barre, in musica.

Lui stesso è figlio di questo dolore, della paura di queste generazioni, troppo spesso lasciate sole, dimenticate, messe ai margini, incomprese. Kid Yugi è la voce degli incompresi perchè chi dice che il Diavolo è il male? Chi può veramente dire cosa è giusto e cosa non lo è? Chi ha tra le mani la verità assoluta? Chi può permettersi di giudicare?

Un bel live, una serata che passa velocemente, sia per chi ama Kid Yugi ma anche per chi come noi arriva al concerto per osservare, conoscere meglio, imparare. Sorprende la capacità di tenere il palco di questo ragazzo, la sua buona tenuta vocale, molto più alta della media dei colleghi. Non mancano gli ospiti ma questa volta, non coprono il protagonista e ciò significa che anche se giovanissimo, questo Artista è già un pezzo importante della storia della musica trap italiana. 


Articolo a Cura di Davide Gerbino per DG Network e ToMyChart

Guarda anche...