hunger games


La Ballata dell'Usignolo e del Serpente (Recensione e Considerazioni)



C'è stato un tempo in cui per vedere un Film, si aspettava l'uscita al Cinema, con trepidazione si andava in sala, dopo una discreta fila tra il profumo dei Pop-Corn e finalmente, in poltrona ci si lasciava avvolgere dall'atmosfera unica della narrazione cinematografica. Oggi, il mondo sta cambiando. Sempre più persone aspettato qualche mese in più, per godersi il Film comodamente sul proprio divano, grazie alle tante piattaforme streaming. E' ciò che abbiamo fatto noi con il nuovo capitolo della saga "Hunger Games" dal sottotitolo "La Ballata dell'Usignolo e del Serpente", un audace prequel della saga che racconta quanto accaduto 65 anni prima degli "Hunger Games" di Katniss Everdeen (ovvero Jennifer Lawrence), narrando principalmente l'ascesa di un giovane Coriolanus Snow che da ragazzo figlio di una nobile famiglia decaduta, metterà le basi per la sua futura presidenza di Panem


Il pubblico e la critica non hanno apprezzato molto "Hunger Games - La Ballata dell'Usignolo e del Serpente" ennesimo capitolo di una saga che ormai più di un decennio fa ha fatto la storia del Cinema, rendendo ancora più popolare la trilogia di libri firmata Suzanne Collins, grazie ad un cast stellare e ad un percorso mozzafiato fatto di battaglie, amori, colpi di scena. Il prequel ha deluso i fans più integralisti e non ha particolarmente attratto quelli nuovi che magari non avevano visto l'originale. 


Noi che abbiamo amato i primi quattro capitoli (3+1) di "Hunger Games" , abbiamo voluto aspettare l'arrivo su Prime Video di questa nuova versione, curiosi di capire come un capolavoro, possa riadattarsi e rinascere sotto una forma diversa ma probabilmente molto simile all'originale. 


Questo è in effetti, la storia è sempre quella, i "cattivi" di Capital City giocano con le vite dei poveretti dei distretti, i vincitori che ogni anno ricordano agli sconfitti le loro colpe e il tributo che devono pagare per la pace ottenuta, tutto uguale insomma ma con qualche sfumatura diversa che scioglie alcuni dubbi rimasti dalle "puntate precedenti". In particolare scopriamo come il futuro Presidente Snow, sia stato anche un giovane pieno di speranza e umanità ma come le stesse siano svanite nel gioco di potere che organizza gli "Hunger Games".


Non manca la storia d'amore, con la bellissima Rachel Zegler bravissima nei panni di Lucy Gray, la meno quotata tra i tributi impegnati negli "Hunger Games" ma ovviamente quella che alla fine sorprenderà tutti. Da segnalare la magistrale interpretazione di Viola Davis, nei panni della sadica ministra della guerra Dottoressa Gaul, regina dei trabocchetti e delle trappole che mostreranno al giovane Snow la via verso il potere ma anche il solito Peter Dinklage nei panni ancora una volta di un saggio consigliere doppiogiochista che alla fine, scopriamo non essere ciò che sembra. 


In conclusione possiamo dire che da amanti della Saga "Hunger Games" abbiamo apprezzato anche questo capitolo, non certo all'altezza della trilogia originale ma come in tutti i prequel/sequel con quella vena nostalgica che si mischia alla perfezione con l'attesa e il desiderio di vedere qualcosa di nuovo che alla fine ci lascia sempre un misto di soddisfazione e delusione. 


P.S. non facciamo spoiler ma nel finale, si scoprirà qualcosa di sconvolgente che ci lega al finale de "Il Canto della Rivolta"



Articolo del Nostro Correspondent Creator Davide Gerbino