giovanni falcone, per non dimenticare


Il 23 Maggio 1992 il Tragico Attentato di Capaci che costò la Vita al Magistrato


Sono passati 32 anni da quel maledetto 23 Maggio 1992 quando un attentato folle e sconvolgente, uccideva il Giudice antimafia Giovanni Falcone e tutti gli agenti della sua scorta. Le immagini di della devastazione di Capaci, sono ancora ben visibili negli occhi di chi ha vissuto quei momenti attraverso la televisione e anche di chi ancora non era nato ma grazie al ricordo, ha potuto vedere l'inimmaginabile. 


Il ricordo e la memoria sono molto importanti, per non dimenticare ma soprattutto per ricordare il sacrificio di Uomini e Donne liberi che hanno dato la loro Vita per la Giustizia e per combattere il cancro della mafia. 


Trentadue anni dopo, sfogliando i giornali di oggi, questo ricordo e questa memoria paiono essere dimenticati, in pochissimi ricordano Giovanni Falcone e il suo sacrificio, quasi tutti con pochi trafiletti secondari, quasi come se questo anniversario fosse qualcosa di scomodo, da dimenticare. Le stragi di mafia, sono ormai un ricordo lontano ma ciò non significa che l'infame braccio della malavita organizzata sia stato spezzato anzi. 


Secondo l'osservatorio Antimafia, oggi, nel 2024, il business mafioso ha radicalmente cambiato i suoi orizzonti. Dopo la fine dei capi degli anni 90, mandati delle stragi di cui sopra, le "nuove generazioni" hanno scelto altre vie per portare avanti i loro affari. Solo il 5% degli introiti mafiosi, arriva oggi da estorsioni e azioni dirette, ciò significa le mafia non spara e non uccide più ma questo non significa affatto che la situazione sia migliore.


Il 25% del "fatturato" mafioso arriva da traffici illeciti, dove è la popolazione stessa a chiedere alla mafia il "servizio". Stiamo parlando di Droga e Prostituzione in primis ma il dato successivo è quello che più preoccupa, ovvero il 70% del business mafioso oggi proviene da investimenti e operazioni del tutto legali. Imprenditoria, Costruzioni, Appalti, affari con le pubbliche amministrazioni, la mafia è sempre più parte integrante della nostra società e per questo è sempre più difficile da individuare e fermare.


Per questo è importante ricordare Giovanni Falcone, il suo sacrificio, il suo monito, il suo lavoro. Attraverso la memoria dell'Uomo, possiamo tenere alta la guardia e prestare sempre la massima attenzione perchè la mafia non è affatto sconfitta e forse anche per questo oggi i giornali, si dimenticano del magistrato morto ammazzato 32 anni fa.


Articolo a Cura di Beatrice Maddaloni per DG News